Ammnistrazione condomini rag. Mario Zappatore
 
   
   
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Notizia n.:15

   
Casa
lunedì 13 febbraio 2012 - 08:58
 
Case popolari: nove milioni di morosità. Ottanta famiglie rischiano lo sfratto
 

CASE popolari, morosità alle stelle, sfratti in arrivo. Alle casse dell’Erp mancano nove milioni di euro per gli affitti non pagati. Una cifra enorme che, se da un lato testimonia in maniera implacabile la grande difficoltà in cui versa il nostro territorio, dall’altro costringe l’ente che gestisce gli alloggi a una ferrea politica di recupero crediti. Il punto sulla situazione lo ha fatto ieri il presidente di Erp, Luca Panfietti, alla commissione bilancio. «Il trend rispetto al 2010 — spiega Panfietti — è in diminuzione. Finora abbiamo recuperato circa 200 mila euro che devono però essere ancora messi a bilancio».


RIMANE comunque una situazione molto difficile per fronteggiare la quale l’azienda con sede in via Roma ha deciso un chiaro cambiamento nelle procedure per combattere la morosità. Ieri è arrivato in consiglio comunale il testo della nuova convenzione sottoscritta tra Erp e piazza II Giugno per regolamentare la posizione dei circa 90 occupanti senza titolo perché scaduto l’affidamento. Si tratta di quei casi a cui è stata data la casa popolare per un tempo massimo di quattro anni e che poi, scaduto il tempo, sono rimasti nell’alloggio. Fino a ieri questi dovevano pagare una sovrattassa pari al triplo di quanto dovuto che, irrimediabilmente, significava altra morosità. Col nuovo accordo viene invece cancellato questo aumento, mentre piazza II Giugno si impegna a versare alle casse dell’Erp 300mila euro nei prossimi dieci anni per sanare gradualmente queste situazioni. Contestualmente gli inquilini saranno poi inseriti nei prossimi anni in graduatoria. «I primi ad essere sanati saranno 20 casi sociali — spiega Panfietti — poi gli altri saranno messi in regola nei prossimi anni».


PERICOLO sfratto, invece, per circa 220 famiglie con una morosità accumulata di diverse migliaia di euro per le quali l’Erp ha deciso di avviare procedure di recupero crediti. Tra questi circa 120 hanno deciso di sottoscrivere dei piani di rientro per un totale di 250mila euro, niente da fare invece per gli altri. I loro casi sono ora nelle mani degli avvocati e dei giudici e potrebbero per questo terminare con lo sfratto. «Ovviamente — sottolinea Panfietti — da questo computo sono esclusi i casi sociali dei quali si occupa il Comune. Per gli altri casi stiamo seguendo un duplice binario che da una parte porta al recupero crediti, mentre dall’altra va verso la sottoscrizione di piani di rientro. In alcuni casi, inoltre, stiamo avviando dei processi di mediazione tra le parti in causa. Complessivamente — aggiunge — in città si riscontra una morosità pari a circa il 50 per cento del totale, un dato che è in linea con la media provinciale, se si pensa che dei 3mila 800 appartamenti di Erp, circa 1800 sono a Carrara».


«UNA CASA per i divorziati e i separati». Lo ha proposto Carlo Boni del Pd al presidente Panfietti nel corso della commissione Bilancio di ieri. «Bisogna pensare seriamente — sottolinea Boni — a queste persone che si trovano ad affrontare momenti difficili anche dal punto di vista economico e studiare il modo di trovare uno spazio anche per loro nei nuovi bandi».

lanazione.it - CLAUDIO LAUDANNA

 
 
 
 
 
 
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